Lo si vede dallo sguardo. Hanno una luce particolare i loro occhi quando, con una stretta di mano, affidano l’opera alla nostra Fondazione. Ogni storia è particolare, ricca di emozioni, ma tutte hanno un unico comun denominatore: la donazione è affidata all’affetto, al sentimento e al desiderio che il legame celebrato trovi un modo per durare nel tempo.
Si moltiplicano, in questi anni, le testimonianze di donazioni alla Fondazione Morcelli-Repossi nel segno della memoria. L’ultima, in ordine di tempo, è legata ad un piccolo acquerello, una Madonna con Bambino, giunta alla Pinacoteca un venerdì pomeriggio di aprile. Una storia tutta al femminile, quasi matriarcale, con quel piccolo quadro donato alla nonna, passato da suocera a nuora, fino ad essere offerto alla rassegna clarense. Viene dalla famiglia di Giancarlo Gottardi. Il dipinto ha i colori tenui dell’acquerello seppiato su carta bianca. Il suo valore sta celato nella firma: Repossi 1947. Lo ha dipinto Giovanni Franco Repossi, quando era ancora giovanissimo e non aveva ancora compiuto i 18 anni e non aveva ancora concluso gli studi all’Accademia di Brera. Anche per questo per la nostra Fondazione ha un valore affettivo grande. Ma ha anche un significato artistico non trascurabile: fin da giovanissimo Franco aveva un segno inconfondibile quando lavorava con l’acquerello, una capacità di giocare con la luce e un tratto che si ritroverà poi nelle opere della piena maturità.
Se la Madonna con Bambino del giovane Repossi aggiunge un tassello alla raccolta della pinacoteca clarense, altre importanti elementi sono giunti, in questi mesi, da un’altra donazione, quella della signora Angela Vezzoli, in memoria del marito, il prof. Aldo Curone. Giunto a Chiari nel pieno della maturità professionale, come primario del reparto di ginecologia e ostetricia, ha lasciato una memoria viva sia nell’ospedale Mellino Mellini, sia in molti ambienti bresciani. Il suo tratto umano, la sua cordialità che spuntava dietro un’apparente ruvidezza, sono rimasti indelebili a chi lo ha incontrato. La collezione di dipinti e sculture che ha raccolto nel tempo segnala la sua competenza e il gusto raffinato per l’arte, in particolare del Novecento. Ora una parte considerevole delle opere è stata donata dalla vedova alla Fondazione Morcelli-Repossi. Sono così giunte nelle sale di via Varisco, alcune sculture di Pietro Repossi, acquerelli e grafiche di Giovani Franco Repossi, accanto ad una quarantina di dipinti e incisioni. Tra queste spicca un olio di Giuseppe De Nittis, pittore vissuto nella seconda metà dell’Ottocento e vicino alle correnti del verismo e dell’impressionismo. Presenza importante è anche quella di un’opera di Giuseppe Migneco, considerato tra i maggiori espressionisti del Novecento italiano. Della donazione fanno parte anche grafiche e dipinti di Giacomo Bergomi e di Matteo Pedrali. In particolare quest’ultimo, originario di Palazzolo e tornato alla cittadina sull’Oglio dopo esperienze a Roma con Severini e a Venezia con Cardazzo seguite agli studi all’Accademia Carrara di Bergamo, ha un significato importante per la nostra Pinacoteca, essendo tra i nomi di spicco nel Novecento italiano e punto di riferimento per il mondo artistico lombardo della metà del secolo scorso. Stanno accanto alle opere di Brindisi, Banchieri, Conti, Treccani, Capelli, Guidi…
Via Bernardino Varisco, 9
25032 Chiari (BS)
Tel. & Fax 0307000730
info@morcellirepossi.it
prenotazioni@morcellirepossi.it
PRIVACY POLICY | COOKIE POLICY | © Copyright 2022 Fondazione Morcelli Repossi | P.IVA 01781710981 | Web project by Visualevent