La Biblioteca Morcelliana, aperta al pubblico fin dal 1822, si è costituita attorno alla donazione sottoscritta da Stefano Antonio Morcelli (Chiari, 1737 – 1821) il 24 gennaio 1817

Attorno a questa si sono aggiunti nel tempo molteplici lasciti di beni librari, e successivamente anche di opere d’arte e beni culturali, che accresceranno il patrimonio dell’attuale Fondazione. Nello specifico, sono entrati a far parte della collezione fondi librari particolarmente interessanti, tra cui ricordiamo i fondi giunti da Tommaso Begni, Lodovico Ricci, Ferdinando Cavalli, Giovanni Battista Rota, Bernardino Varisco, Luigi Funazzi e Luciano Parinetto.

 

Attualmente la Biblioteca conta circa 70.000 volumi a stampa, tra cui 58 incunaboli, migliaia di cinquecentine e di edizioni dei secoli XVII-XVIII. Impreziosiscono la raccolta manoscritti, pergamene, archivi storici pubblici e privati dal XIII al XX secolo.

Degno di nota è il Saloncino Morcelli, che ha accolto la Biblioteca donata dal prevosto Morcelli, eretta tra il 1821 e il 1822 su progetto dell’architetto Antonio Vigliani: costituita da alti scaffali lignei divisi per temi e materie, la sala è idealmente sorvegliata dall’imponente ritratto di Stefano Antonio Morcelli che sembra staccarsi dalla parete per proteggere i “suoi” libri e accogliere gli studiosi e i visitatori che ancora oggi varcano la soglia di questo prezioso luogo.

La Morcelliana è quindi una Biblioteca storica che vive nella contemporaneità; non è solo testimonianza del passato, ma offre anche un servizio pubblico grazie alla fruibilità dei suoi spazi.